E L'UOMO INCONTRO' IL CANE

Questo è un canile rifugio.

Si fa il possibile per far sì che i cani stiano bene ( leggi la storia di Albertino ) , ma questo dovrebbe essere un posto di passaggio, di transito.

Si tolgono i cani dalla strada, da situazioni di maltrattamento ( leggi la storia di Rufus ), si rimettono in sesto, poi si fa il possibile affinchè vengano adottati, perché il cane ha bisogno di un punto di riferimento, di un capobranco ( leggi la storia di Bobi ).

In effetti, come sostiene Danilo Mainardi, “il nostro cane, adottato e cresciuto nella famiglia umana, il nostro cane, che altro non è che il discendente di un lupo, sviluppa verso la nuova famiglia l'attaccamento che , in una situazione naturale, avrebbe avuto per la sua muta originaria (...)

Ed è proprio il fortissimo attaccamento che ogni cane instaura con il suo padrone, quell'attenzione continua e adorante, quel saper leggere ogni sua intenzione, quella fiducia totale, il fenomeno di base, essenziale, su cui poi si appoggiano tutte le varie funzioni ausiliarie che il cane ha svolto e svolge (guardiano, cacciatore, pastore, ecc.). Un collaudato, antico sodalizio incentrato su quello che dovrebbe essere reciproca amicizia, reciproca fiducia. Per la vita.

Così è fatto il cane, e di ciò dobbiamo tenere conto se appena abbiamo un poco di coscienza.

Prendersi un cane deve essere sempre una scelta responsabile, perché lui non è un oggetto, ma un essere capace di affetto, di gioire e di soffrire. Un essere per il quale noi saremo, dal momento in cui l'abbiamo adottato, l'unico punto di riferimento, l'unica garanzia di sicurezza.

Perciò non si può abbandonare un cane. E' un tradimento.

(… ) I cani abbandonati soffrono atrocemente: paura, solitudine, fame, sete.

Rischiano di essere investiti di ritrovarsi feriti o uccisi oppure minacciati e maltrattati, scacciati da tutti.

Disegni tratti dal libro “un giorno un cane” di Monique Martin

Dice Konrad Lorenz, in “ E l'uomo incontrò il cane” : “La fedeltà di un cane è un dono prezioso che impone obblighi morali non meno impegnativi dell'amicizia con un essere umano.
Il legame con un cane fedele è altrettanto eterno quanto possono esserlo in genere i vincoli fra esseri viventi su questa terra.
E' una riflessione che dovrebbe fare chiunque si appresti ad adottare un cane.”

E continua: “La morte di un cane fedele (…) è un grande dolore, grande quasi come la perdita di una persona amata (…) però è più facile di sopportare di questa: il posto che la persona cara ha avuto nella nostra vita rimane vuoto per sempre, mentre quello del cane pùò venire nuovamente occupato”

Nuova sezione: CANI E GATTI DI BORGO SAN DALMAZZO

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